Libreria per sottoscala
Uno degli spazi più difficili da sfruttare in una casa è sicuramente la zona sotto una scala, specialmente se questa è in una delle stanze principali come, ad esempio il salotto. Le soluzioni per arredare elegantemente un sottoscala, sfruttandolo al meglio, sono però molte anche se non esiste una soluzione ottimale per tutti.
Le principali soluzioni che ho trovato pensando a come sfruttare il mio sottoscala sono sostanzialmente:
Ho valutato i vantaggi e gli svantaggi delle singole soluzioni:
Armadio: Un armadio ha il vantaggio di offrire molto spazio in modo accessibile comodamente nascondendo alla vista il suo contenuto. In generale tuttavia la larghezza normale di una scala è maggiore della profondità che un armadio dovrebbe avere per risultare comodo nell´utilizzo. Costruire un armadio ergonomico rispettando i parametri di ergonomia non permetterebbe di sfruttare l'intera profondità del sottoscala. L'alternativa sarebbe un armadio molto profondo, che però risulterebbe scomodo se utilizzato quotidianemente.
Mobile con cassetti: i cassettoni estraibili permettono di sfruttare comodamente l'intera profondità disponibile. Lo svantaggio è forse di natura estetica: i frontali dei cassettoni (lo stesso però vale per le ante dell'armadio), possono non piacere in alcune zone della casa, ad esempio in salotto, perchè chiudono il sottoscala con una struttura talvolta visivamente "pesante".
Libreria: Una libreria è l'ideale in stanze come il salotto e ha il vantaggio di creare un effetto ottico piacevole. Il problema è però simile a quello dell'armadio: le librerie, per risultare comode secondo i dettami dell'ergonomia (vedi misure per oggetti ergonomici). devono essere poco profonde (sostanzialmente devono dare spazio a una fila di libri).Mettendo la libreria a filo scala lo spazio del sottoscala dietro alla libreria non sarebbe utilizzabile ed verrebbe sprecato. Porre la libreria appoggiata al muro renderebbe scomodo accedere ai ripiani dove la rampa è bassa.
Fatte queste considerazioni ho deciso di optare per una soluzione mista: ho costruito una libreria composta da tre sezioni estraibili. Ogni sezione è dotata di un carrello nella parte posteriore sul quale depositare oggetti utilizzati sporadicamente. Questi sono raggiungibili estraendo la libreria come se fosse un cassetto. A priori ho scartato l'idea dell'armadio poichè il mio sottoscala è molto basso e il mobile sarebbe quindi estremamente scomodo da utilizzare.
Per realizzare il progetto ho utilizzato questi attrezzi:
La libreria è in legno di abete lamellare.
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PROGETTO
La costruzione prevede una libreria su misura divisa in tre sezioni. Ogni sezione è dotata di ripiani fissi e di un carrello con ruote che ne permette l'estrazione dal sottoscala. Il fondo della libreria è costituito da un pannello in MDF con lato ruvido a vista, verniciato bianco, per ottenere l'illusione di trovarsi di fronte ad uno scaffale senza fondo posteriore appoggiato ad una parete intonacata.
Prima di iniziare la costruzione della libreria ho fatto un semplice disegno per farmi un'idea di massima del risultato che avrei ottenuto, ipotizzando come dovesse essere la vista frontale. Non si tratta di un vero e proprio progetto in scala, ma è stato utile per decidere alcuni aspetti importanti come, ad esempio, quante sezioni fare e con quanti ripiani e per verificare sulla carta se l'idea che avevo in mente fosse visivamente piacevole.
Sul disegno ho poi segnato le misure rilevate e ho calcolato il materiale necessario alla costruzione della libreria. Lavorando nei pressi della scala ho potuto invece prendere le misure definitive volta per volta, tenendo conto quindi di tutti gli aspetti. Questo metodo, anche se non particolarmente efficiente, mi è stato particolarmente utile vista mia inesperienza nella costruzione di arredi su misura. Non sarebbe però utilizzabile se il luogo di costruzione del mobile e la scala fossero distanti. In tal caso sarebbe necessaria una accurata misurazione iniziale del sottoscala.
Durante la fase di "progettazione" ho deciso anche la profondità della libreria. Per farlo ho tenuto conto sia delle misure dei libri che avevo intenzione di metterci, sia della larghezza delle tavole che avevo a disposizione,pari a 40 cm. Ho così optato per una profondità di 19,5 cm misura che permette a tutti i libri di stare nella libreria e contemporaneamente di ottimizzare il consumo di materiale (tagliando a metà la tavola da 40 cm).
Valutare la profondità è stato importante anche perchè una libreria poco profonda non sarebbe stata utilizzabile. Una troppo profonda avrebbe invece rubato inutilmente spazio al vano che volevo ottenere nel sottoscala, dietro alla libreria.
COSTRUZIONE
1. CORNICE - COPRIFILO
Misurando il sottoscala mi sono accorto di alcuni "problemi" legati al sottoscala stesso:
- L'intonaco della scala e del muro non è regolare e la rampa, nella parte infeiore è leggermente ondulata;
-Nella parte inferiore sono presenti i battiscopa;
-Il bordo del primo scalino è sporgente.
Data la situazione di partenza ho realizzato per prima cosa una cornice in legno che mi ha permesso di ottenere un'apertura regolare e senza sblazi.
Da una tavola di abete lamellare, spessore 18 mm ho tagliato con il banco sega 4 listelli di 6 cm di larghezza.
Sui due listelli da applicare alle pareti verticali del sottoscala ho realizzato, nella parte inferiore, gli incavi necessari a sormontare il battiscopa e la piastrella sporgente del primo gradino.
I listelli da applicare sulla parte superiore, uno sotto al pianerottolo e uno sotto alla rampa, sono invece stati più complessi da realizzare. Sono infatti tagliati a forma di L per ottenere un coprifilo tale da nascondere le imperfezioni dell' intonaco del sottoscala.
Per formare una cornice senza fessure le 4 sezioni, una volta montate, devono unirsi perfettamente. Questo ha richiesto particolare attenzione nel taglio dei listelli alla giusta lunghezza e con le estremità al giusto angolo.
Per determinare come tagliare, con il goniometro digitale ho misurato i vari angoli del sottoscala. Ho quindi diviso per due il valore misurato e quindi tagliato l' estremità dei listelli contigui con l'angolazione così determinata.
Ad esempio, il listello alla parete e quello sotto al pianerottolo si intersecano a 90 gradi. Le due estremità sono tagliate a 45 gradi (90/2 = 45).
I risultati migliori con questo tipo di tagli si ottengono con una troncatrice. Non possedendola ho utilizzato il banco sega.
Alla fine ho montato provvisoriamente la cornice fissandola con viti e tasselli e ho verificato che tutto fosse corretto, prima di procedere con le successive fasi.
2. LIBRERIA - STRUTTURA
La libreria è composta da tre sezioni estraibili. La prima sotto al pianerottolo, le altre due sotto la rampa. Ogni sezione ha uno zoccolo di 5 cm e due ripiani fissi equidistanti.
La prima sezione, quella sotto al pianerottolo, è la più facile da realizzare.
Per prima cosa ho ricavato le pareti laterali della prima sezione. Con il banco sega ho tagliato alla giusta lunghezza una tavola di abete lamellare. Ho poi tagliato a metà per il lungo il pezzo ottenuto, ricavando così due tavole identiche large 19,70 cm.
Con lo stesso metodo ho ricavato la parte inferiore e superiore. La lunghezza di questi due pezzi è pari alla larghezza complessiva disponibile per la sezione del mobile, detratto lo spessore delle due pareti laterali (sottraendo quindi 3,6 cm, poichè le tavole sono spesse 1,8 cm).
Infine ho ricavato lo zoccolo: un listello con 5 cm di larghezza, portandolo poi alla stessa lunghezza della parte inferiore della libreria.
Ottenute tutte le parti della struttura ho assemblato la prima sezione. poichè i lati esterni della libreria non sono a vista (lo sono solo se la libreria viene estratta per accedere alla parte posteriore) per la giunzione tra pareti laterali e parte inferiore/superiore ho potuto adottare una soluzione molto semplice, con viti passanti. Per dare più stabilità ho però inserito anche le classiche spine di legno cilindriche. Lo zoccolo invece è tenuto in posizione solo dalle spine, poste alle estremità e nella parte superiore.
Per segnare la posizione dove effettuare i fori per le spine ho utilizzato il mio truschino autocostruito.
Per realizzare le altre due sezioni, quelle sotto alla rampa, ho proceduto con un metodo simile a quello della prima sezione.
Queste due sezioni sono di uguale larghezza, facilmente determinata dividendo a metà lo spazio residuo disponibile sotto alla rampa. Per prima cosa ho preparato la parte inferiore delle due sezioni tagliando un pezzo di tavola da 40 cm alla giusta lunghezza (pari alla metà della lunghezza totale disponibile detratto lo spessore delle 2 pareti laterali). Tagliando poi questo pezzo a metà per il lato lungo ho ottenuto due tavole identiche che formano la parte inferiore delle due sezioni.
Alla stessa lunghezza delle basi appena realizzate ho poi tagliato 2 listelli, larghi 5 cm, che formano i due zoccoli.
Rispetto alla prima sezione il taglio delle pareti laterali e della parte superiore è stato leggermente più complicato dal momento che queste parti devono essere tagliate alla giusta lunghezza tenendo anche conto che le estremità superiori no sono tagliate a 90 gradi ma devono avere il giusto angolo per ottenere la stessa inclinazione della rampa.
Vista questa complicazione ho provveduto per prima cosa a misurare con il goniometro digitale l'angolo per poi regolare di conseguenza il banco sega. Per misurarlo ho inserito provvisoriamente al suo posto struttura della prima sezione controllando che fosse posizionata correttamente. L'angolo da misurare è quello tra la parete della prima sezione della libreria e la rampa.
Ho poi determinato la misura delle pareti laterali.
La lunghezza di 3 delle quattro pareti laterali è facile da determinare. Per la quarta ci vuole più attenzione:
- La prima parete laterale che ho tagliato è quella che si appoggia alla prima sezione della libreria. La lunghezza esterna di questa è pari alla lunghezza della parete della prima sezione.
- La seconda parete realizzata è quella nella parte più bassa del sottoscala. La lunghezza esterna è data dall'altezza disponibile, facilmente misurabile, tra pavimento e cornice applicata al sottoscala.
- La lunghezza della terza parete è quella più difficile da determinare ed è quella della seconda sezione, che cade al centro della rampa.
- La quarta parete è semplice, essendo la lunghezza massima pari alla lunghezza esterna della terza parete.
Per determinare la lunghezza della terza parete ho assemblato provvisoriamente la parte di struttura composta da una una parete laterale, parte inferiore e zoccolo e le ho collocate al loro posto nel sottoscala. Utilizzando una livella e un metro ho poi misurato l'altezza massima da dare alla parete mancante
Completate tutte le pareti laterali mancano solo le parti superiori della struttura. Per determinarne la lunghezza ho usato un metodo semplice: Ho assemblato provvisoriamente le pareti laterali e la base, bloccando i pezzi e controllando che fossero ad angolo retto. Ho poi semplicemente misurato la distanza tra le due estremità superiori . Infine ho tagliato una tavola con due estremità oblique alla lunghezza che pensavo giusta.
Verificando che tutto fosse corretto mi sono accorto di aver sbagliato la misura della parte parte superiore, che è risultata troppo corta. Avendo quasi finito il materiale ho deciso di non rifare l'intero pezzo e ho invece optato per incollare una "fetta" dello spessore mancante sperando che il difeto non si notasse.
Verificato che ora la tavola fosse alla giusta lunghezza ne ho tagliata un'altra, uguale alla prima, per completare anche la struttura della terza sezione della libreria.
Tutti i pezzi della struttura sono ora pronti per il primo assemblaggio provvisorio, necessario per verificare che tutto sia corretto.
3 - FONDO
Per realizzare il fondo della libreria ho usato pannelli in MDF, spessore 3 mm.
Ho optato per la versione più economica, liscia da un lato e ruvida dall'altro e ho deciso di utilizzare come lato a vista il lato ruvido che, una volta verniciato, presenta una superficie molto simile all'intonaco di una parete.
Ho tagliato i pannelli alla forma e misura delle tre sezioni della libreria e li ho montati provvisoriamente fissandoli con alcuni chiodini.
4 - CARRELLI
Dopo aver completato la struttura grezza ho realizzato i carrelli necessari per rendere estraibili le tre sezioni della libreria. I carrelli diventeranno poi contenitori per riporre oggetti dietro alla libreria stessa.
Con il banco sega ho realizzato 6 listelli lunghi e 3 listelli corti che formano il telaio dei tre carrelli.
I listelli lunghi sono assotigliati nella parte anteriore e si infilano sotto alla libreria (nello zoccolo). I listelli corti formano invece la parte posteriore e anteriore del telaio stesso. La larghezza complessiva di ogni carrello è uguale alla larghezza interna della rispettiva sezione della libreria.
Ogni carrello è dotato di 4 ruote, avvitate sul lato interno del telaio,sporgenti solo pochi millimetri: il carrello, e quindi la libreria, è minimamente sollevato dal pavimento e quindi risulta difficile notare che le sezioni sono estraibili, poichè la distanza tra il pavimento e libreria è pari allo spessore di un normale feltrino per mobili.
La giunzione tra carrello e libreria è con semplici viti. Prima di serrare le viti ho verificato che la libreria, nella sua posizione finale, fosse dritta. Questa operazione si è rivelata più difficile del previsto perchè le piastrelle del pavimento sotto alla scala sono risultate essere leggermente storte. Fissando la libreria al carrello ad angolo retto questa rimaneva inclinata verso avanti in un caso, e verso il posteriore nell'altro. È stato quindi necessario compensare questa inclinazione. Dopo varie prove sono riuscito ad ottenere un buon risultato fissando la sezione della libreria, senza la base, alla rampa. ho cosi segnato la posizione del carrello e l'ho poi avvitato in posizione corretta.
FINITURA
Prima di procedere alla realizzazione dei ripiani ho completato le tre strutture, per poi assemblarle.
Dopo aver smussato gli spigoli interni della struttura ho verniciato tutte le parti. Ho optato per due mani di impregnante a base d'acqua, una mano di fondo turapori e infine due mani di vetrificatore satinato.
Prima di iniziare a verniciare ho coperto con nastro di carta tutte le aree dove applicherò colla.
Il telaio/carrello è trattato invece con una mano di turapori e due mani di vernice poliuretanica nera.
Tra una mano e l'latra ho sempre carteggiato con carta vetrata fine (grana 240).
Il fondo posteriore della libreria è invece trattato con una mano di turapori seguita da due mani di vernice poliuretanica bianca. Essendo il lato a vista ruvido la libreria semmbra non avere il fondo. L'impressione infatti è di vedere uno scaffale appoggiato a una parete intonacata.
Per l'assemblaggio finale della struttura ho utilizzato viti e colla. Il fondo posteriore è fissato con piccole viti. Il carrello è avvitato nella posizione stabilita in precedenza.
RIPIANI
Una volta completate e finite le tre sezioni ho provveduto alla costruzione dei ripiani, due per le sezioni più alte e uno per la sezione più piccola.
I ripiani sono semplicissimi da realizzare: Si tratta solo di tagliare alla giusta lunghezza e angolazione le tavole di lamellare.
Per dare un aspetto "mosso" alla libreria, i ripiani sono di qualche millimetro meno profondi della struttura. Ho inoltre provveduto a smussarne i bordi anteriori, levigando gli spigoli.
I ripiani sono fissi, avvitati alla struttura con viti passanti. Ho optato per questa soluzione considerato che la libreria è mobile, e quindi potrebbe succedere che venga tirata per estrarla, afferrando un ripiano