PALESTRINA PER NEONATI
La palestrina per neonati è un gioco adatto a bebè di pochi mesi pensato per aiutare a sviluppparne i sensi, la coordinazione e le capacità motorie, intrattenendolo, attirando la sua attenzione e stimolando la sua curiosità nel periodo in cui inizia ad interagire con il mondo che lo circonda.
Recentemente ho costruito questa palestrina su richiesta di un'amica da poco diventata mamma. Solitamente non faccio lavori per terze persone, talvolta però è piacevole potersi dedicare a qualche progetto "commissionato" e guadagnarsi così una birretta fresca. Uno di questi rari progetti è questa palestrina per neonati.
Essendo un oggetto destinato ad un neonato, o comunque un giocattolo, ho valutato attentamente il tipo di legno da utilizzare, che non deve rilasciare sostanze potenzialmente pericolose, e ho messo particolare cura nella lavorazione seppur abbastanza semplice. Prima di dedicarmi alla costruzione mi sono pertanto informato sulle specie legnose adatte per la costruzione di giocattoli e sulle tipologie di finitura esistenti, a prova di bimbo. Nell'assemblaggio sono stato attento a non utilizzare parti di piccola misura che possono staccarsi ed essere ingerite, ho eliminato ogni spigolo vivo e ho cercato di evitare altre caratteristiche potenzialmente pericolose.
Se volete cimentarvi nella costruzione di questo o altri giocattoli per bambini vi invito a leggere prima l'articolo relativo a quale legno utilizzare per costruire giocattoli dove ho riassunto le principali informazioni di base sui materiali utilizzabili.
Detto questo la costruzione è molto semplice e bastano pochi attrezzi. Io ho usato questi:
N.B.Questa palestrina ha superato sia gli attenti controlli qualità di Katia prima e Marinella poi, sia severi test pratici di Sara e Beatrice (grazie). Se volete potete quindi replicare senza pensieri questo progetto.
Per maggiori dettagli clicca sulle foto!
PROGETTO
Il progetto è molto semplice: l'idea è di realizzare una struttura in legno alla quale attaccare i vari oggetti e le figure che stimolano la curiosità e i sensi del neonato. La palestrina viene poi messa su un tappeto da gioco imbottito. Deve essere abbastanza grande da lasciare spazio al bebè per muoversi e stabile per evitare che possa capovolgersi. Al tempo stesso però questa palestrina doveva avere un ingombro ridotto per riporla quando non utilizzata e per poterla eventualmente trasportare agevolmente
La prima idea, subito accantonata, era di costruire una struttura smontabile. Non volendo però utilizzare viti o ferramenta di qualsiasi tipo e dovendo evitare la presenza di parti di piccole dimensioni che, nel caso si fossero accidentalmente staccate, avrebbero potuto e essere ingerite dal bebè, realizzare una struttura smontabile sarebbe stato abbastanza complicato. Ho quindi optato per una soluzione diversa: una struttura dotata di due gambe per lato, delle quali una fissa e l'altra mobile in modo da poter essere chiusa ruotando le due gambe mobili. L'asta superiore, alla quale si attaccano i vari giochi, funge anche da perno per la totazione delle due gambe mobili.
La palestrina è in legno di abete certificato, acquistato appositamente per questo progetto e garantito esente da contaminazioni, pesticidi o altro. Su richiesta della "committente" non ho usato colori, vernici o altre finiture.
Il materiale uttilizzato è:
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GAMBE
Dalla tavola di abete lamellare ho ricavato 4 listelli, lunghi 70 cm e larghi 3,8 cm.
A 3,8 cm dalle estremità ho tracciato una riga in modo da ottenere un quadrato. Unendo gli spigoli opposti ne ho trovato il centro. Questa operazione permette sia di tracciare agevolmente con il compasso la curva da seguire per ottenere le estremità arrotondate, sia di avere il centro esatto dove forare con la punta forstner per inserire la traversa superiore.
Dopo aver tracciato la curva ho tagliato con il seghetto alternativo le 8 estremità. Il taglio è stato grossolano: ho poi rifinito con la levigatrice a nastro ottenendo un buon risultato. In alternativa sarebbe stato possibile produrre una dima e replicare la curva su tutte e 8 le estremità utilizzando la fresatrice e una fresa a candela con cuscinetto
Con la punta forstner, dello stesso diametro del bastone che fungerà da traversa (20mm), ho praticato i fori necessari a collegare le gambe e la traversa stessa:
Ogni gamba ha un foro. Il centro del foro è lo stesso punto usato per tracciare con il compasso la curvatura dell'estremità.
Su due gambe il foro è passante. Queste saranno le gambe interne, richiudibili che verranno solo infilate sul bastone
Sulle altre due il foro è cieco. Queste saranno le gambe esterne e verranno incollate alla traversa.
Dopo aver controllato che tutte le gambe fossero uguali, con la fresatrice e una fresa tonda ho arrotondato tutti gli spigoli. Infine le ho levigate con carta vetrata fino a grana 240.
ANELLI DI BLOCCAGGIO
Assemblando la palestrina mi sono reso conto di un piccolo problema: le gambe interne, non essendo in alcun modo fissate ma solo infilate sulla traversa erano libere di scivolare lungo tutta la lunghezza della stessa. Serviva quindi qualcosa che le bloccasse all'estremità, senza però impedirne la rotazione
Per ottenere questo risultato senza dover usare ferramenta ho deciso di ricavare due anelli da un pezzo della tavola di abete avanzato, dopo averla assotigliata. Gli anelli verranno incollati poi sull'asta.
Per prima cosa, utilizzando una punta a tazza da 38mm ho ricavato 2 dischi.
Al centro dei due dischi ho poi praticato due fori con la punta da 20mm
Infine ho levigato i due anelli con carta vetrata grana 240
ASSEMBLAGGIO
L'assemblaggio è semplicissimo:
Per prima cosa ho segnato sul bastone la posizione dove incollare i due anelli di arresto. Questa si ottiene facilmente inserendo le gambe sulla traversa e segnando con la matita la posizione.
I due anelli sono incollati, facendo attenzione a rimuovere l'eccesso di colla con un panno umido
Una volta fissati gli anelli vengono semplicemente infilate le due gambe interne. Per rendere la rotazione meno semplice ho messo prima un pezzo di nastro isolante sulla traversa, così da aumentarne leggermente lo spessore.
Infine Ho applicato le due gambe esterne, che sono incollate. Questa operazione ha richiesto solo 2 accortezze: La prima quella di non esagerare con la colla che altrimenti, fuoriuscendo, avrebbe potuto unire la gamba esterna a quella interna.
La seconda quella di appoggiare la palestrina su un piano orizzontale per fare in modo che le gambe fisse fossero nella stessa posizione e perfettamente parallele.
Ultima operazione prima della consegna, l'applicazione di un cordino su entrambi i lati per limitare l'apertura massima delle gambe.